Grillo, ora l'”aperturismo” è reato: sfiduciati altri due senatori

Grillo, ora l'”aperturismo” è reato: sfiduciati altri due senatori

Luis Alberto Orellana, recente “sfiduciato”, lo sa bene. Criticare, all’interno del MoVimento Cinque Stelle, è sinonimo di danneggiare. Così due giorni, fa sul blog di Beppe Grillo, il quasi ex senatore perdeva la fiducia del suo leader, infastidito “dall’inopportunità delle sue continue critiche mediante stampa e TV nazionali, lesive dell’immagine dei portavoce e degli attivisti impegnati sul campo, suoi stessi elettori”.

Orellana "sfiduciato"

Lo sa bene Orellana, lo sa bene la Gambaro, lo sanno bene – da oggi – anche Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino, senatori “colpevoli di aperturismo” e messi alla berlina, ancora una volta, da Grillo sul suo blog. L’accusa, nello specifico, è quella di aver “rivendicato con insistenza la necessità da parte del M5S di doversi aprire all’accordo con altre forze politiche”. Aprirsi – oltre che criticare – è inaccettabile. Ma loro, gli “sfiduciati”, non vogliono farsi da parte: continuiamo a svolgere quotidianamente il nostro lavoro per il gruppo – dice Campanella -, siamo parlamentari del Movimento 5 stelle a tutti gli effetti e non abbiamo assolutamente intenzione di andarcene”. La settimana prossima un’assemblea congiunta di parlamentari M5S deciderà se avviare la procedura d’espulsione per i due senatori, facendo chiarezza sul caso Orellana e Battista, il quale – su Twitter – sfida Grillo: “Caro Beppe, pensi di risolvere così i problemi? Mi aspettavo qualcosa di più…”. Lorenzo Battista, senatore eletto in Friuli Venezia Giulia, avrebbe criticato l’atteggiamento di Beppe Grillo durante l’incontro con Renzi. Fatale, ai fini del quieto vivere pentastellato, che di alzate di mano, all’interno del movimento, proprio non ne vuol sentir parlare. Chissà ancora per quanto.

Pubblicato da riccardocotumaccio

Speaker, autore, giornalista e presentatore: il tutto in un solo uomo, pensate.