Renzi vs. Grillo: the Epic Battle (magari)

Renzi vs. Grillo: the Epic Battle (magari)

Ora, è vero: Renzi rappresenta le banche, è figlio di De Benedetti, è colluso con Verdini, è pappa e ciccia col Condannato, si contraddice un giorno sì e l’altro pure (vedi Letta, vedi le elezioni).

675628_Grillo-Renzi

È il tono, però, a tradire Grillo. Esasperante, ripetitivo, inutile: perché per mettere all’angolo Renzi non c’era bisogno di un atteggiamento così violento. Anzi, bastava porgli sul tavolo i fatti, le contraddizioni, gli errori.
Renzi, signori miei, dalle consultazioni coi Cinque Stelle ne esce a testa alta. Asseconda Grillo, lo fa sembrare pazzo, folle, cerca di placarlo come si fa coi bambini che vogliono il lecca lecca dai genitori.
Per far politica, nolenti o volenti, ci si deve sporcare le mani, si devono cercare alleanze, ci si deve imporre con severità. Se non sei disposto a farlo, non scendi in campo.
Renzi – di cui non condivido le idee – lo sta facendo.
Grillo, dal canto suo, può continuare a sognare il 51%, la politica perfetta, un governo targato solo ed esclusivamente Cinque Stelle.
Ma sognerà invano, perché non è il mondo reale: è solo una rincorsa persa a priori.

Pubblicato da riccardocotumaccio

Speaker, autore, giornalista e presentatore: il tutto in un solo uomo, pensate.