Roma-Lazio, Cotumaccio: “L’uomo derby? Spero sarà Destro”

Roma-Lazio, Cotumaccio: “L’uomo derby? Spero sarà Destro”

Oggi, alle ore 15.15, sono intervenuto ai microfoni di footballscouting.it intervistato da Simone Gamberini, mio ex collega per soccermagazine.it. Come tema, il derby di Roma in programma questa domenica allo Stadio Olimpico.

AUDIO: 12

FBL-ITA-SERIEA-AS ROMA-HELLAS VERONA

Questo derby arriva nel momento giusto? Quant’è importante nel confronto con la Lazio?

“Arriva in un momento decisivo. Di recente si è vista una Roma ambigua, non tanto per le prestazioni dei giocatori ma per le scelte ‘cocciute’ di Garcia (specie in attacco). La Roma deve tirare fuori il carattere, segna poco, manca il gol perché è costretta ad attaccare ai lati e a puntare su Totti, che non può garantire la media reti di qualche anno fa. È una partita fondamentale anche dal punto di vista tecnico. Il francese deve scegliere se schierare Destro titolare (non avviene da mesi) o se insistere sul Capitano più i due esterni. Davanti c’è un’avversaria che arriva bene al match: 30 punti in 17 giornate non sono affatto pochi se consideriamo le premesse. Può essere uno dei derby più curiosi ed interessanti degli ultimi anni”.

Con il derby, Garcia può dimostrare d’essere l’allenatore giusto per questa Roma?

“L’unica colpa che spesso si rinfaccia a Garcia è di fallire le partite importanti. Il derby lo è, ne ha già vinto uno, ha pareggiato il secondo: questo è il più difficile. La Lazio è più consapevole, gli mancherà qualche giocatore ma Pioli può giocarsela ad armi pari. La Roma ha sicuramente più da perdere. C’è la concreta possibilità di superare la Juventus (che gioca a Napoli), quindi fallire sarebbe nocivo da diversi punti di vista, incluso quella della classifica, dato che la Lazio salirebbe a -6 punti dai giallorossi. Per organico, qualità e tecnica, però, la squadra di Garcia è favorita”.

Viste le sconfitte nei confronti diretti (Torino, Napoli e il pareggio di Genova), che tipo di Roma possiamo aspettarci?

“Non per fare il tifoso, ma la sconfitta dello Juventus Stadium la escluderei. La Roma ha perso (per motivazioni che non voglio sottolinear) ma giocando bene. Per la formazione del derby ci sono dei dubbi (Maicon e Ljajic su tutti), ma le incognite più importanti sono in attacco. Di certo giocherà Iturbe (complice l’assenza di Gervinho), poi toccherà vedere che ruolo avrà Totti. Anche se non sono un suo grande estimatore, spero che Destro possa partire titolare. Ha molto da dire, e non sta avendo le possibilità giuste per dimostrarlo”.

Le vittorie di misura – tipiche della Roma attuale – possono rivelarsi l’arma in più nel corso del campionato?

“Le vittorie sofferte non hanno mai caratterizzato la storia della Roma (basti pensare all’era Spalletti, se non davi spettacolo non vincevi). Garcia invece vince, a volte giocando persino malissimo. Può essere un valore in più? Sì, vedi anche la Juventus, che spesso e volentieri ha vinto partite in questo modo. Le vittorie all’ultimo respiro, pur giocando male, possono essere sempre un’arma in più, anche se qualcosa va cambiato e rivisto. La differenza basilare tra la Juve e la Roma è Tevez, o perlomeno il ruolo che ricopre”.

Tra Juve e Roma chi ha l’impegno più difficile?

“La Roma. Perché è un derby. Le previsioni, gli equilibri che si preannunciano spesso vanno a cadere davanti prestazioni che non ti aspetti. Napoli-Juve può regalare sorprese, i bianconeri non vengono da risultati convincenti. Se Benitez strappa almeno un punto ad Allegri può persino aprirsi una mini-crisi per i campioni d’Italia. All’Olimpico mi aspetto l’imprevedibilità totale. La Lazio gioca bene, sta – nel suo piccolo – ripercorrendo il cammino di Garcia l’anno scorso, imponendosi come sorpresa del campionato. Hanno molto da dire, potrebbero ambire all’Europa League”.

Garcia quale giocatore si è segnato come campanello d’allarme?

“La Lazio sta portando avanti un’idea di gioco che non si fonda tanto sugli individui, ma più che altro sul concetto di gruppo. Se devo dire un nome dico Felipe Anderson , sta facendo bene, ma dico anche Pioli, cui bisogna stare attenti. Si è presentato da subito a testa bassa, veniva dall’esonero col Bologna ed eppure è riuscito ad imporsi con carattere. Occhio alle sue scelte last-minute”.

Chi può essere l’uomo derby per la Roma?

“Se giocherà mi auguro Totti. C’è indecisione sul Capitano, lo danno nuovamente per “finito”. Per me lo è nel ruolo in cui gioca ora, se lo arretri trequartista qualcosa può cambiare. Ti dico lui, ma aggiungo soprattutto Destro. Con la speranza che entrambi possano essere decisivi, giocando magari anche insieme”.

Pubblicato da riccardocotumaccio

Speaker, autore, giornalista e presentatore: il tutto in un solo uomo, pensate.