“W gli haters” è nelle librerie

“W gli haters” è nelle librerie

“W gli haters” è nelle librerie dal 30 novembre scorso. Ho avuto modo di presentarlo alla Nuvola di Fuksas l’8 dicembre durante la fiera della media e piccola editoria “Più libri più liberi”. Qualche anno fa non avrei mai immaginato di scrivere queste parole, me lo avessero detto avrei pensato più a uno scherzo di qualche collega.

La copertina disegnata da Tima (su Instagram @timanchetu)

Se oggi il mio libro è realtà lo devo a Santiago, editore di Bibliotheka Edizioni, attratto dal mio modus operandi nel contrastare la piaga – a detta di altri – degli odiatori sul web. Avendoli sempre accolti e poi esposti come medaglie devo aver conquistato qualcuno. L’obiettivo, ora, è conquistare i lettori. Il saggio di circa centotrenta pagine si propone un obiettivo: capovolgere la tradizionale prospettiva e invitare a una riflessione. Più insulti ricevi e maggiore è la popolarità. In un oceano virtuale condannato all’inciviltà tanto vale surfare sull’onda di acredine per volgerla a proprio favore e mostrare al mondo come arginare davvero la questione. I mezzi esistono e sono alla portata di tutti ma vanno comprese le cause del fenomeno che spinge persone, normalmente civili nella loro quotidianità, a sbraitare come rozzi sui social. Comprenderli non per stanarli ma dialogarci. Se insistono scherzarci. Se ragionano assolverli. Insomma, un manuale anti piagnisteo con uno sguardo dritto e aperto nella giungla del web, dove per sopravvivere bisognerebbe solo prendere e prendersi meno sul serio.

Parliamoci chiaro: gli haters sono le vere celebrità del nostro smartphone. Criminalizzati, condannati, purgati in pubblica piazza e talvolta inseguiti da presunte pattuglie di polizia postale, tali figuri incappucciati la fanno da padrone nella grande farsa che è il mondo dei social network. Se a tavola con i colleghi, vip o comunicatori che siano, non ne vanti almeno uno o ti alzi imbarazzato o sei costretto a pagare il conto. I buoni si fanno belli mettendoli alla gogna, i cattivi caricano il loro astio una volta catturata l’attenzione del loro interlocutore. Il proverbiale cane che si morde la coda. Eppure basterebbero due semplici mosse per goderseli divertendosi e senza dargli troppe soddisfazioni: ignorarli o renderli propri sostenitori, senza che neanche se ne rendano conto. Non solo è possibile ma pure facile, grazie a un semplice allenamento quotidiano che in poco tempo salverà il vostro fegato e pure la vostra giornata. “W gli haters” non è un inno all’odio ma illustra come spegnere quell’incendio di insulti e cattiveria scatenato da esseri umani spesso anonimi e bonaccioni, canonici leoni da tastiera che dal vivo – nella maggior parte dei casi – cambierebbero lato del marciapiede o avrebbero persino il coraggio di dirti “Complimenti, sei un grande!”.

Io e Diletta Parlangeli, speaker di Radio2 e moderatrice della presentazione avvenuta l’8 dicembre alla Nuvola di Roma (scatto di Gianmaria Cenciarelli)

Quella che trovate a questo link Amazon è una lettura che spero risulti leggera, ritmata e consapevole, utile a trasformare la piaga dei nostri giorni in un tripudio di vantaggi reciproci.

Pubblicato da riccardocotumaccio

Speaker, autore, giornalista e presentatore: il tutto in un solo uomo, pensate.