Il Condannato che gioca con chi ha le mani legate: storia di un Ricatto all’italiana

Il Condannato che gioca con chi ha le mani legate: storia di un Ricatto all’italiana

Se per Letta “l’uscita dalla crisi è ad un passo”, per l’Italia, la crisi, è più che viva. Crisi etica, sia chiaro. La crisi di una democrazia che accetta – o peggio, deve accettare – il già mal digerito governissimo. A braccetto, si sa, col Popolo del Condannato: il partito che vede in Silvio Berlusconi il suo leader e protettore, nonostante – ma è una sottigliezza – sia stato appena condannato per frode fiscale. Sorvolando sul silenzio di Napolitano, starebbe al PD lasciar la presa, complice di una coalizione oggi più inaccettabile che mai. Ma neanche il PD, costretto al governissimo per forza di cose, può alzar la voce. Colpa del porcellum, la legge che ha modificato il sistema elettorale italiano e che – in caso di rielezioni – lascerebbe pressoché invariati i risultati delle urne.

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Ed ecco che si compie il ricatto all’italiana, tra chi si dice innocente e punta il dito contro la magistratura, chi alza la voce contro PD e compagni e chi, dall’altro lato, è costretto ad incassare per il bene del paese. La priorità è chiara: tornare al mattarellum, liberarsi del PdC e condannare apertamente il suo atteggiamento incivile ed antidemocratico. Senza riforma del sistema elettorale l’Italia è e sarà bloccata nelle mani di un governo costretto a sopportare l’irresponsabilità di un Delinquente e dei suoi burattini. Si svegli il governo, per il suo bene e per quello dell’intera sinistra italiana. Sempre se esiste ancora.

Pubblicato da riccardocotumaccio

Speaker, autore, giornalista e presentatore: il tutto in un solo uomo, pensate.