Ai felici sostenitori di Matteo Renzi (e della sua “riforma” del Senato) ricordo che:
– La nuova camera sarà composta da 100 senatori, cinque dei quali nominati dal Capo dello Stato e gli altri 95 dai consigli regionali (74 consiglieri e 21 sindaci). Ergo: nuove poltrone, nuove mazzette, nuove – dirette, semplificate – raccomandazioni.
– Per i referendum abrogativi sarà necessario presentare 800mila firme e non più 500mila come avviene oggi. Il quorum scatta se va a votare la metà del numero dei votanti alle ultime politiche. Ergo: limitate le già poche chance del cittadino di influire sull’attuale corso della vita politca.
Per Matteo è un “colpo di sole”, ma forse è solo l’ennesima, studiata, perfetta presa in giro alla Silvio Berlusconi.
Partiamo da un presupposto: questa riforma NON MI PIACE. Se devono abolire il Senato lo abolissero, ma allora lo devono abolire tutto.
Detto questo, non posso non dissentire con te sull’ultima delle tue considerazioni: ho sempre trovato profondamente IMMORALE e ANTICOSTITUZIONALE non andare a votare ai referendum per far vincere i “NO”, quindi abbassare il quorum a livelli ben più facili da raggiungere, e restringere il campo di “applicazione” del quorum a quella parte di popolazione che vuole participare attivamente e costruttivamente alla vita politica del Paese lo trovo assolutamente giusto e sensato!