Dal “Salva Lega” alle candidature multiple: il lato ‘nascosto’ dell’Italicum

Dal “Salva Lega” alle candidature multiple: il lato ‘nascosto’ dell’Italicum

«Alla Camera l’ideale sarebbe non toccare nulla. Per approvare il testo entro la metà di febbraio, dare un segnale di serietà e di forza. Poi, al Senato qualche cambiamento si può fare. L’importante è che la riforma non finisca subito nella palude». Serietà, forza, fretta. Sì, perché Renzi vuol chiuderla subito la questione Italicum, per non impantanarsi, per non dar l’idea di aver fallito. Chiaro, il rischio “palude” non c’è, ma a storcere il naso sono in molti, specie all’interno del Partito Democratico.

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Se per il sindaco di Firenze ,  da Fassina a Cuperlo, dalla Bossio a Civati sono troppi i contro di una legge elettorale – dicono – “studiata a favore di Berlusconi”. A provarlo non è solo il tema preferenze, glissato più volte da Renzi e motivo della diaspora cuperliana d’inizio mese. C’è dell’altro, forse ancor più ambiguo. A soffrire dell’Italicum sono i piccoli partiti, quelli che, se al di sotto dell’8%, restano fuori (se parte di una coalizione, invece, la soglia è fissa al 5%). Tra questi, la Lega Nord (4,1% alle ultime politiche), già salvata da una clausola ad hoc: una norma su misura che permetterà l’accesso al Parlamento ai partiti che supereranno il 9 per cento in almeno tre regioni. Tre, come quelle tradizionalmente “padane”: Veneto, Lombardia e Piemonte. C’è di più: su richiesta di Alfano, infatti, viene permesso ad un politico di candidarsi in più collegi, in modo da aumentare le sue speranze di essere eletto. Sono le cosiddette candidature multiple, la possibilità cioè di candidare la stessa persona in diversi collegi. La nuova bozza, infatti, prevede che ci si possa candidare anche in tre collegi, nella stessa regione. Se per Michele Ainis – costituzionalista – è una pratica “sicuramente incostituzionale”, agli elettori (e al PD) restano tante, troppe perplessità. Dissipate, forse, da un solo lato positivo: vincere le elezioni. E di questo, Matteo Renzi, ne è più che sicuro.

Pubblicato da riccardocotumaccio

Speaker, autore, giornalista e presentatore: il tutto in un solo uomo, pensate.