Il declino di Bersani, PD in frantumi. Ma la sinistra può rinascere

Il declino di Bersani, PD in frantumi. Ma la sinistra può rinascere

Dalla vittoria quasi annunciata alle Politiche di marzo, al triste, catastrofico declino di un partito diviso e “traditore”, confuso da scelte, correnti e contrasti insopportabili, colmi di indecisione.

È la storia del Partito Democratico e del suo segretario, Pierluigi Bersani: vincitore ma vinto, leader incomprensibile e vittima, forse, di un crac più grande di lui. Marini, e poi Prodi si vedono prima candidati, poi esclusi dal partito, in un valzer di contraddizioni e giochi di potere. Da Firenze Renzi cavalca l’onda, e di Bersani non prende le difese, anzi, come da mesi a questa parte tenta di rubargli il posto. Prodi – “scaricato” – gli invia l’immancabile frecciatina (“Chi mi ha portato fin qui deve assumersene la responsabilità“), mentre D’Alema, da chissà dove – come ormai da anni – osserva e spera nel colpo di scena. Per Bersani è troppo: si dimette da segretario (ma, formalmente, solo dopo l’elezione del Capo di Stato) e lascia il PD in frantumi, dopo essersi fatto riacciuffare da Berlusconi, dopo aver incassato i no di Grillo e dopo aver peccato d’indifferenza nei confronti di un Renzi che – per la sua morte politica – pregava già da tempo. E il partito, diviso più che mai e privo di una guida nel più cruciale dei momenti, è costretto a ripartire con mille incognite. I 100 voti in meno da assegnare a Prodi sono sintomo di una frattura più che evidente, quasi insostenibile. Ma l’addio di Bersani e la frattura del PD posson dar vita ad un‘ideologia nuova, vera e più di parte. Che si chiami “sinistra” e non “centrosinistra”, che si ritrovi in Vendola e, perché no, che dialoghi col Movimento 5 Stelle. Senza perdersi in chiacchiere, senza perder tempo ai danni di un’Italia che ne non ne può più, stufa di non esser rappresentata, stanca della politica di palazzo. Che si divida, il PD. O che cambi atteggiamento. Perché di questo passo, il ridimensionamento, è dietro l’angolo.

Pubblicato da riccardocotumaccio

Speaker, autore, giornalista e presentatore: il tutto in un solo uomo, pensate.