La Carfagna ha abbandonato il lato oscuro della forza

La Carfagna ha abbandonato il lato oscuro della forza

Lasciamo per un attimo da parte l’appartenenza al partito di Silvio Berlusconi, tornato in campo proprio ieri in vista delle Europee nonostante i venticinque anni di politica sul groppone. Dimentichiamo i tradimenti, le campagne contro i magistrati, le battaglie ai comunisti e qualche frase avventata sugli omosessuali. Fate come in Men in Black: cancellate tutto. Perché oggi Mara Carfagna è una persona diversa, altissima rappresentante del nuovo corso politico e mediatico di Forza Italia.

Aveva ragione, Mara, ad arrabbiarsi quando veniva definita ‘ex soubrette’. Sì, di televisione ne ha fatta – da Frizzi a Magalli, passando per Miss Italia -, ma gli studi di recitazione, di danza e di giurisprudenza hanno costruito ed evidenziato sin da subito un profilo mai volgare e anzi, perfettamente adatto alle sedi istituzionali. Virtù messe in secondo piano da un periodo politico, quello dei Brunetta e delle Santanché, portato all’esasperazione mediatica e basato interamente sull’indignazione dell’elettorato avversario per inorgoglire il proprio accumulando consensi. Mara non ha mai fatto parte di quel gioco e oggi, nell’ultima – forse – era Berlusconi, torna a far valere il suo moderatismo, riuscendovi più di qualsiasi altro esponente femminile di sinistra.

Ma andiamo nel merito:

Questo, letto così, potrebbe essere tranquillamente un tweet di sinistra (ovviamente levate il termine “Berlusconi”). La Carfagna parla di minori al freddo, richiedenti asilo e vite umane in un momento drammatico per le vittime del Mediterraneo, dimostrando una posizione d’estrema rottura con la politica dei porti chiusi dell’ex alleato Salvini – cui dà dello scemo – e condivisa dai suoi nuovi alleati a cinque stelle.

Sempre sui migranti:

La Carfagna demolisce l’avversario unendo due doti fondamentali: l’ironia e l’equilibrio. Impresa che non riesce ai vari Renzi, Boschi e Gentiloni, più inclini a prendere in giro la controparte risultando però solo dei rosiconi (tipo qui).

Da un normalissimo tweet sulla Supercoppa Italiana, il trofeo che vede affrontarsi le squadre vincitrici di Scudetto e Coppa Italia giocatosi quest’anno in Arabia Saudita e vinto dalla Juventus, si evince tutto l’europeismo di Forza Italia, contrario all’ideologia dei confini chiusi e direzionato verso una globalizzazione utile, che esporti il marchio italiano:

Critica i No Vax, difende il pluralismo di informazione (prendendo le parti de Il Manifesto!), combatte il sovranismo (che definisce “politica della paura”), parla d’ambiente e aiuta le donne vittime di violenza contro gli uomini. L’attuale Vicepresidente della Camera dei Deputati è a tutti gli effetti il simbolo del nuovo centrodestra moderato ed europeista, che fa opposizione in maniera attenta e tagliente cercando di riconquistare parte dell’elettorato regalato a Salvini e – chissà – al Movimento Cinque Stelle. Sono lontani i tempi dei salotti televisivi intrisi d’odio di Michele Santoro o Bruno Vespa: la chiacchierata ai microfoni di Omnibus – disponibile qui – è l’emblema mediatico del nuovo volto azzurro, pacato e affascinante nella sua eleganza, lontano dalle campagne social fatte di selfie, supplì e divise indossate all’occorrenza.

Insomma, per dirla alla ‘Guerre Stellari’: la Carfagna ha abbandonato il lato oscuro della forza ed è passata dalla parte dei buoni. Che piacevole sorpresa.

Pubblicato da riccardocotumaccio

Speaker, autore, giornalista e presentatore: il tutto in un solo uomo, pensate.