Vendola vince le Primarie. Sì, ma di Twitter…

Vendola vince le Primarie. Sì, ma di Twitter…

PD o non PD, Sel o non Sel, primarie o non primarie, il popolo di Twitter, il suo candidato premier, lo ha già scelto da tempo.

Il celebre social network (secondo, nel mondo, solo a Facebook), è non solo il portavoce diretto del volere popolare, ma è a tutti gli effetti, la miglior arma propagandistica del nuovo secolo. Lo sanno bene i cinque del centrosinistra, i quali – già da tempo – curano un proprio profilo Twitter stando a stretto contatto con i propri followers. E proprio sul ruolo dei followers dobbiamo soffermarci per capire chi, perlomeno su Twitter, ha già vinto in popolarità le sue primarie. Tra i cinque candidati, Bruno Tabacci (ex UDC, ora deputato con l’Api) è l’unico a non avere un profilo Twitter, o meglio, a non averne uno personale. Un canale in realtà lo si trova, porta il nome di “Tabacci Primarie” ed ha solo 1017 follower. Meglio la Puppato, consigliere regionale della Regione Veneto, che con il suo profilo ufficiale conta ben 6397 adepti. Sul podio, al terzo posto, troviamo lo sbiadito Bersani, il quale – forse per nostalgia d’altri tempi – porta poca attenzione al mondo del web, vantando poco più di 153.500 followers. Con un po’ di sorpresa, al secondo posto, troviamo il giovane dei giovani Matteo Renzi, che con i suoi 207.647 giovani si fa scalzare da Vendola l’avanguardista, protagonista su Twitter e, chissà, un giorno anche dell’Italia intera con ben 245.581 followers. On-line, le urne importano poco e niente. Ma se Vendola vuol vincere ed imporsi a livello nazionale (come in molti si aspettano da lui già da tempo), il Presidente di Sel deve compiere il suo miracolo personale: trasformare i tweet in voti. Auguri, Nichi.

Pubblicato da riccardocotumaccio

Speaker, autore, giornalista e presentatore: il tutto in un solo uomo, pensate.